ANTONIO POSSEMATO: LA POESIA APPROPRIATA AL MOMENTO GIUSTO

10-06-2020 01:15 -

Pensando alla poesia spesso ci tornano in mente la scuola, i poeti celebri, le quartine famose, le rime. Se oggi invece ci chiediamo chi sia e cosa faccia colui che scrive in poesia difficilmente ci viene a mente un amico poeta. Però se al poeta associamo il Vespa club Il Ponte Mediceo ecco che un nome salta subito in mente: Antonio Possemato.
La poesia oggi è poco seguita dalla maggior parte dei lettori e quindi poco pubblicizzata perché non porta sufficiente guadagno.
In questo mondo fatto di apparenze, dove conta la tecnologia, dove tutto ci viene fornito su un piatto d'argento al tocco di un clik c'è sempre meno spazio per l'interiorità. Il poeta, infatti, tramuta le immagini in versi e colui che legge a sua volta trasforma le parole in immagini. Può sembrare banale, ma ogni poesia nasce da un sentimento interiore che è tradotto in un'accurata composizione linguistica.
Il 21 marzo è stata la giornata mondiale della poesia, anche se nessuno al tempo del Corona Virus se n'è accorto, ma io sono sicuro che, tra noi vespisti medicei, sicuramente questa ricorrenza non è sfuggita al nostro amico e poeta ufficiale del Vespa Club “Il Ponte Mediceo” Antonio Possemato, vero appassionato del genere che riesce ad afferrare la bellezza che i versi e le rime sanno trasmettere.
Il nostro Antonio a prima vista è una persona molto riservata, pacata, quasi non ti accorgi della sua presenza, però ti volti e lui c'è in tutte le occasioni che contano. Quando poi lo inizi a conoscere, ti sorprende. Mai avresti immaginato le attività che pratica e la passione che ci mette. Portalettere per una vita il suo tempo libero non è mai stato abbastanza. Neppure ora che è in pensione trova fermezza e coltiva intensamente tutte le sue innumerevoli passioni.
A partire dalla sua Vespa Px 125 bianca, che usa abitualmente nelle belle giornate, sulla sera passa agilmente al telescopio a nutrir la sua passione per i pianeti e le stelle..... prima però lo abbiamo trovato immobile mentre imbraccia la carabina e diventa un asso del tiro a segno. Quando invece l'occhio attento ed il braccio fermo cominciano a stancarsi ecco che indossa un abito Gi, composto da una uwagi (giacca) e da un paio di zubon (pantaloni) di cotone bianco con una cintura nera, perchè, per chi non lo avesse capito, il nostro Antonio è anche un campione di karate.
Sì, direte voi, ma dove lo trova il tempo di scrivere poesie? Non vi propccupate il tempo lo trova, ma prima è giusto anche dedicarsi un po' al volontariato, per questo lo possiamo pure trovare a far servizio per la Misericordia oppure a donare il sangue. Ecco, forse in qualche attimo di riposo si rilasserà scrivendo poesie. Invece no! Antonio non può restare in silenzio di fronte a una politica sguaiata e opportunista che ora dice una cosa e subito dopo il suo contrario, per questo, chi gli è amico su Facebook non mancheà di leggere i suoi pungenti e sinceri post.
Una persona dal grande senso civico che nelle sue poesie non disdegna di ricordare l'importanza di andare a votare. In rima riesce a cogliere momenti importanti della vita e momenti spensierati, senza mai dimenticare neppure le tragedie umane. Nella sua raccolta, che puoi sfogliare di seguito, quindi troviamo poesie che riflettono tutte le sue passioni, oppure per il pensionamento, ma anche versi dedicati alle feste di laurea, al matrimoinio o semplicemente a un compleanno.
In ogni modo, per noi del Ponte Mediceo, Antonio è il nostro poeta dell'Ode alla Vespa, perche “la Vespa è per sempre”. Ogni nostro evento rilevante oppure scherzoso non può finir bene se Possemato non ci recita le sue rime. Quindi i suoi versi ci allietano alla fine del raduno oppure per i suoi preparativi, dopo una bella cena del Vespa club, ma anche alla fine di una riunione, aimhè purtroppo anche in memoria di una cara amica del Ponte Mediceo come Simona. Quando gli chiedi di mettere insieme quattro versi per l'occasione in un baleno tira fuori l'ultima poesia, com'è successo domenica 7 giugno durante l'ultimo ritrovo di amici e prima prova di ripartenza delle attività del club in tempo di Covid-19.
Perché Antonio, come tutti noi, ha la Vespa nel cuore e la coltiva insieme con noi ormai da tempo.
Per questo il libro che rappresenta la nostra storia decennale non poteva che terminare con la sua quartina
"È bello, tornar con la memoria, al prode inizio di una storia, rivivere i sogni di un passato che niuno ha mai dimenticato".....




Fonte: luca